Segnalazione illeciti (Whistleblowing)

Consorzio dei Navigli s.p.a. (“CDN”)

WHISTLEBLOWING

L’articolo 54bis del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, introdotto dalla Legge Anticorruzione n.190/2012 e poi modificato dalla Legge n.179/2017, introduce le “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”, il cosiddetto whistleblowing.
In particolare, il comma 5 dispone che, in base alle nuove linee guida di ANAC, le procedure per il whistleblowing debbano avere caratteristiche precise. In particolare “prevedono l’utilizzo di modalità anche informatiche e promuovono il ricorso a strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e per il contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione”.

La nuova normativa sulla protezione degli autori di segnalazioni [DECRETO LEGISLATIVO 10 marzo 2023, n. 24, “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. (GU Serie Generale n.63 del 15-03-2023) – cui si aggiungono il comunicato pubblicato in GU n.172 del 25-7-2023 recante “Avviso relativo alle linee guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. Procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne” (vd. anche Le Linee Guida ANAC in materia di whistleblowing approvate con delibera n. 311 del 12 luglio 2023)] specifica articolatamente le caratteristiche che devono possedere i canali interni di segnalazione per non incorrere nelle previste sanzioni amministrative pecuniarie irrogate dall’ANAC.

Ai fini della loro adeguatezza, i canali interni di segnalazione devono rispettare parametri specifici:

  • garantire la riservatezza,anche mediante l’uso di strumenti di crittografia in caso di utilizzo di mezzi informatici, di: persona segnalante; facilitatore; persona coinvolta o comunque persone menzionate nella segnalazione; contenuto della segnalazione e relativa documentazione;
  • consentire di effettuare la segnalazione: in forma scritta,anche con modalità informatiche (account di posta elettronica, piattaforma online); orale,mediante linea telefonica o con sistemi di messagistica vocale, o ancora, su richiesta del segnalante, con incontro diretto fissato entro un termine ragionevole; nello specifico, stante la strutturazione aziendale e l’esiguo organico, il Direttore Generale di CDN, nonché RPCT, ha optato per la predisposizione di un server dedicato sul quale installare il software consigliato dall’Autorità Nazionale per la Prevenzione della Corruzione (ANAC). Il sistema è raggiungibile al seguente indirizzo, presente in Amministrazione Trasparente/Altri Contenuti/Prevenzione della corruzione/Whistleblowing.

https://anticorruzione.consorzionavigli.it/

La gestione delle segnalazioni può essere affidata a:

  • persona interna all’ente;
  • ufficio dell’ente con personale appositamente dedicato;
  • soggetto esterno (outsourcing).

Nello specifico di CDN, la gestione delle segnalazioni sarà in capo al Direttore Generale di CDN e RPCT (soggetto ricevente), che, stante l’esiguità della struttura aziendale, svolgerà anche il ruolo di amministratore; le soluzioni informatiche adottate e le attività e i ruoli precedentemente indicati sono in continuità e coerenza con il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2023-2025 adottato da CDN con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 31/01/2023, che identifica il Direttore Generale quale Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza amministrativa.

CDN ha adottato la piattaforma informatica prevista per adempiere agli obblighi normativi e perché ritiene importante dotarsi di uno strumento sicuro, protetto e anonimo per le segnalazioni.

La piattaforma consente la compilazione, l’invio e la ricezione delle segnalazioni di presunti fatti illeciti nonché la possibilità per l’ufficio del Responsabile della prevenzione corruzione e della trasparenza (RPCT), che riceve tali segnalazioni, di comunicare in forma riservata con il segnalante senza conoscerne l’identità. Quest’ultima, infatti, viene segregata dal sistema informatico ed il segnalante, grazie all’utilizzo di un codice identificativo univoco generato dal predetto sistema, potrà “dialogare” con il RPCT in maniera spersonalizzata tramite la piattaforma informatica. Ove ne ricorra la necessità il RPCT può chiedere l’accesso all’identità del segnalante, previa autorizzazione di una terza persona (il cd. “custode dell’identità”).

L’applicativo e la documentazione di installazione sono disponibili sul repository Github dell’ANAC, all’indirizzo https://github.com/anticorruzione/openwhistleblowing. La distribuzione del software è regolata dalla Licenza Pubblica dell’Unione Europea (EUPL v. 1.2 https://eupl.eu/1.2/it/), che ne consente il libero uso a qualunque soggetto interessato senza ulteriore autorizzazione da parte di ANAC.

Il sistema viene fornito completo di un modello di segnalazione predisposto da ANAC che può essere completamente personalizzato dall’utilizzatore.

Nello specifico, le caratteristiche di questa modalità di segnalazione sono le seguenti:

  • la segnalazione viene fatta attraverso la compilazione di un questionario e può essere inviata in forma anonima. Se anonima, sarà presa in carico solo se adeguatamente circostanziata;
  • la segnalazione viene ricevuta dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPCT) e da lui gestita mantenendo il dovere di confidenzialità nei confronti del segnalante;
  • nel momento dell’invio della segnalazione, il segnalante riceve un codice numerico di 16 cifre che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta dell’RPCT e dialogare rispondendo a richieste di chiarimenti o approfondimenti;
  • la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall’interno dell’ente che dal suo esterno. La tutela dell’anonimato è garantita in ogni circostanza.